Qualche breve considerazione sulle piogge di questo scorcio di novembre

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Notevole piena del Lago Maggiore

Prendendo in esame il secolo scorso ci accorgiamo come le piene del Lago Maggiore non siano cosi infrequenti durante i mesi autunnali. Per gravità e per quantità di acqua nel lago, viene ricordata su tutti la piena del 2000, con eventi alluvionali che hanno interessato il Piemonte e la Valle d’Aosta oltre il bacino del Ticino, soprattutto nella valle del Toce. Anche nel recente episodio alluvionale le precipitazioni più intense hanno interessato i settori alpini e prealpini del Piemonte settentrionale e occidentale tra il Verbano-Cusio-Ossola e l'Alto Canavese. A parte brevi pause asciutte l'evento che ha portato l'esondazione del lago Maggiore ha inizio intorno al 3 novembre con il primo dei numerosi affondi perturbati che hanno caratterizzato i primi dodici giorni del mese. L'andamento precipitativo da inizio a fine evento è stato caratterizzato da una quota dell'isoterma zero °C intorno ai 2000 m, ciò ha permesso a rendere l'episodio pur in un contesto intenso non particolarmente calamitoso. La quota dell'invaso alle ore 8:00 è di 196.42 (m slm), desta qualche preoccupazione la perturbazione attesa per sabato, specialmente per gran parte della Lombardia, Liguria, e le pianure di Parma e Piacenza che sono in attesa dell'onda di piena del fiume PO. Dalla nostra rete estrapoliamo fra tutti il dato di Alpe di Mera che ha visto accumuli giornalieri prossimi ai 200 mm nella giornata dell'11 novembre, con la cumulata mensile che si porta provvisoriamente a 827 mm in attesa di un nuovo imminente peggioramento. La rispondenza previsionale è stata sicuramente all'altezza dell'evento, le dinamiche atmosferiche fornite dai modelli ad area limitata hanno visto con dettaglio i picchi precipitativi sull'Alto Piemonte, con qualche leggera sovrastima da parte di alcuni di essi per l'area basso cuneese e torinese. Se volessimo sintetizzare l'andamento della restante parte di novembre, a parte l'intenso sistema frontale previsto per sabato 15 novembre, si andrebbe incontro ad un flusso di correnti occidentali con deboli perturbazioni in un contesto sempre particolarmente mite per la stagione. A tal riguardo la T Media nel capoluogo risulta circa 3.8 C superiore alla media di riferimento 81-00 e non si vede alcun cenno di calo termico in vista. Gli accumuli pluviometrici mensili nel capolugo piemontese sono piuttosto omogenei e si attestano intorno ai 100 mm, circa il doppio di quanto atteso nella media di riferimento 71-00.

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