Inverno al giro di boa con forti scarti termici positivi

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Fase perturbata in concomitanza del fine settimana

Dopo il moderato peggioramento di inizio mese una nuova perturbazione atlantica si è affacciata sulla nostra regione regalando piogge sparse e nevicate oltre i 700 m, con qualche locale sconfinamento a quote più basse lungo l'Appennino Ligure. Il contesto climatico seguita ad essere tardo autunnale, le gelate anche in notti completamente serene latitano, in sostanza manca il vero freddo invernale. Le precipitazioni non sono mancate e non mancheranno durante l'intera seconda decade ma è l'aspetto termico a stupire; attualmente la T media del capoluogo è di circa 5.8 C a fronte di una media di riferimento 81-00 di 3.7 C. La neve in montagna non manca a quote superiori ai 1000 m, a quote inferiori invece il manto bianco continua ad essere un miraggio specie per le zone di pianura; qualche timida possibilità pare concretizzarsi nella giornata di venerdì 17, ma quello che sembrava sino a ieri un affondo incisivo nel bacino del Mediterraneo, attualmente con le ultime emissioni modellistiche pone la nostra provincia nuovamente sotto un richiamo da S/W. Nel concludere questa disamina vorremmo per l'ennesima volta sottolineare come ogni evento meteorologico nei vari siti di settore venga colorato con i più disparati titoli ad effetto, i luoghi comuni ed il sensazionalismo mediatico continuano a propagarsi, le persone di conseguenza hanno difficoltà a riconoscere un informazione completa da una soggettiva. Il nostro sito si è sempre fatto "paladino" di questa battaglia, cercando di non enfatizzare all'estremo dinamiche normali, dando il giusto risalto ad episodi eccezionali; la grande neve, siccità, alluvioni, trombe d'aria, no non fa per noi questo pressappochismo. Nell'immagine aerea le Alpi Cozie con  il massiccio dell'Orsiera-Rocciavre' in primo piano, si notano buoni accumuli  solo sopra i 1000 m.  Fonte D.A.

E tu, come la pensi?

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