Inverno 2016-2017: Gennaio con freddo ordinario, febbraio decisamente mite - Parte 2

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Il mese di gennaio si apre con l’alta pressione atlantica e correnti asciutte settentrionali. Il giorno 4 si assiste ad un moderato aumento termico dovuto all’effetto di compressione favonica, con diffusi 14 e 16 C in bassa Val Susa. Nei giorni successivi prendeva forma l'unico episodio di freddo ordinario della stagione. Il giorno 6 gennaio sul bordo meridionale di una possente figura di alta pressione centrata sulla Mitteleuropa scorrono gelide correnti nord orientali che investono soprattutto le regioni adriatiche e il Sud, determinando ripetute ed intense nevicate sino sulla costa. Il giorno successivo con l'attenuazione dei venti nord orientali il previsto calo termico si manifesta anche sulle aree pianeggianti( Carmagnola Torinometeo -7.7 C il giorno 7). Con una media delle temperature minime pari a -7°C, valore più basso dal 14 febbraio 2012 si registrava il giorno più freddo della stagione(fonte Arpa Piemonte).

Fig.2: leggera spolverata il giorno 10 gennaio vista dal quartiere Regio Parco

Il giorno 10 una debole perturbazione riesce ad interessare anche la provincia con un po’ di nevischio o debole neve anche in pianura tra pomeriggio e sera. Nel capoluogo le basse temperature consentono un immediato accumulo che non va oltre i 2 cm( 1 mm di neve fusa). Un altra modesta possibilità di vedere un po di neve a bassa quota si manifesta il giorno 12, con correnti miti nord occidentali. Su molte zone di pianura invece si manifestava il pericoloso fenomeno del gelidio, per presenza di uno strato di aria più calda con temperatura sopra lo zero tra i 700-1500 m mentre nei bassi strati i valori sono sotto lo zero. La regione nei giorni successivi seguita ad essere interessata da correnti asciutte settentrionali che alimentano una vasta zona di bassa pressione sul Mediterraneo centrale. Continua la carenza precipitativa di questo gennaio fresco e siccitoso. Un modesto peggioramento interviene verso fine mese con modesti accumuli concentrati su Basso Torinese e zone collinari.

Fig.3: grafico riassuntivo delle principali grandezze meteorologiche nella stazione urbana di Torino Regio Parco

Il mese si conclude con un bilancio pluviometrico molto secco(media area urbana 7 mm), contraddistinto da numerose sinottiche potenzialmente molto interessanti che non hanno mai avuto modo di potersi concretizzare. L'aspetto termico ha presentato un anomalia negativa di circa 1 C riferito alla media 81-00 (stazione urbana di R.Parco)

Nel mese di febbraio le correnti fredde orientali lasciano il posto ad aria più mite atlantica. Una estesa figura di bassa pressione centrata sulle isole britanniche invia a più riprese impulsi perturbati sulla nostra regione tra il 2 e il 6 febbraio L'ultimo fronte perturbato regala generose nevicate a quote medio basse e preziose piogge su zone pianeggianti, con un po di neve anche sulle propaggini collinari del capoluogo. Dopo una breve pausa accompagnata da temperarue miti, il giorno 8 una nuova saccatura interessa il bacino del Mediterraneo, richiamando temporaneamente area più fredda da est. Un po di neve umida interessa i quartieri quartieri pedecollinari, senza alcun accumulo. Una lieve imbiancata è presente sopra i 400 m, mentre a quote superiori si registrano 4-6 cm.

Fig.4: nevicata prettamente altimetrica vista dal Santuario di S.Elisabetta. Gentilezza Diego B.

Sopra i 1200 m su alcune valli si registrano accumuli superiori ai 30 cm. Nei giorni seguenti un estesa figura di bassa pressione al largo delle coste Portoghesi rinforzava un anticiclone centrato sull'Europa centrale, era il preludio di un periodo molto mite a media ed alta quota, mentre su zone di pianura insistevano le nebbie con scarso rimescolamento d'aria nei bassi strati. Il giorno 20 febbraio era tempo dei primi 20 C in bassa Val Susa interessata da un lieve effetto favonico. Il giorno 24 un veloce fronte perturbato interessava la provincia seguito da correnti asciutte settentrionali che provvidenzialmente rimescolavano l'aria anche nei bassi strati. Verso fine mese una perturbzione atlantica interessava le zone alpine con il ritorno delle nevicate sopra i 1200 m,scarsi gli effetti sulle aree pianeggianti. Su zone di pianura si conclude l'ennesimo inverno meteorologico contraddistinto da episodi nevosi trascurabili. Sul capoluogo l'accumulo complessivo è stato di circa 2-4 cm su una media di circa 20 cm, la quantita di pioggia caduta è stata di poco superiore ai 100 mm, di cui circa la metà caduti tra il 19 e 21 dicembre. Si conferma la tendenza ad avere pluviometrie stagionali fatte da isolati episodi perturbati.  La temperatura media del trimestre invernale nella stazione di riferimento di To R.Parco è stata di 5.0 C con un anomalia positiva rispetto alla media di riferimento 81-00 di circa 0.5 C

PARTE 1

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