Nevicate tardive sulla pianura Torinese

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Spesso sono gli eventi fuori stagione a regalare le maggiori soddisfazioni nivofile

Le nevicate primaverili per quanto si possa pensare non sono cosi' inusuali; quando si parla di fenomeni fuori stagione l'occhio attento dell'appassionato meteo volge principalmente al 17-18 aprile del 1991 quando una straordinaria irruzione artica da NE fece scendere la temperatura di 16° in poche ore sotto una moderata attività elettrica e robusti rovesci. Intorno al tardo pomeriggio di quel giorno i fenomeni temporaleschi associati al passaggio del fronte artico permetterono una eccezionale nevicata fuori stagione sul Torinese con accumuli variabili, intorno ai 5/8cm nelle zone di pianura. Anche il mese di marzo regala spesso e volentieri episodi puramente invernali, iniziano a svilupparsi intensi scambi meridiani tra masse d' aria di origine diversa, da una parte fredda presente sulla parte centro orientale del continente dall'altra umida Atlantica. La nostra regione è interessata in questo ore da una circolazione d'aria fredda i cui effetti per il momento si fanno sentire solo a media/alta quota (-18° al Piccolo S Bernardo 2188m), mentre in pianura il calo è atteso nella mattinata di sabato con il ritorno di estese gelate. A partire da sabato le correnti in quota si disporranno da S/W anticipando il severo peggioramento atteso nella giornata di domenica. Sarà la classica situazione di correnti umide da Sud scorrenti su uno strato di aria fredda preesistente sulla pianura padana, recato da correnti orientali fredde affluite nei giorni precedenti. In teoria la seguente sinottica è quella che reca sulla pianura Torinese i maggiori accumuli nevosi, dovremmo però considerare la stagione ormai avanzata, un terreno non particolarmente freddo oltre che ad un intensità precipitativa ancora da valutare attentamente. La nevicata inizialmente estesa a tutta la regione, nel pomeriggio in concomitanza con un graduale rialzo termico assumerà carattere prettamente altimetrico.
l'estensione delle correnti meridionali a tutte le quote garantirà estesi fenomeni nevosi su tutte le zone sopra i 400m, mentre locali situazioni omotermiche unite chiaramente un intensità precipitativa almeno moderata garantiranno accumuli nevosi anche su alcune zone di pianura specie lungo tutto il settore pedemontano del Canavese
Se per un normale evento nevoso durante la stagione invernale bisogna considerare numerosi fattori, immaginiamoci per una potenziale nevicata marzolina quali possano essere i dubbi e le perplessità in sede previsionale.
Seguiranno aggiornamenti...  Nella foto una visione di accumuli a cura di: www.bergfex.it

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