Primavera 2022: connubio tra siccità e caldi precoci

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Dopo l’inverno 2021-2022 che è stato uno dei più caldi e secchi degli ultimi 65 anni , anche la primavera-estate 2022 è proseguita con le medesime caratteristiche. Il giorno 9 dicembre 2021 iniziava uno dei periodi più asciutti mai registrati a Torino (serie di precipitazioni dal 1802), secondo solo alla stagione invernale 1999-2000 (137 giorni) e prima di quella 1980-81 (107 giorni). 

Nel mese di marzo si susseguono giornate prevalentemente soleggiate con un unico episodio freddo della stagione, i giorni 7-9 marzo. Sul bordo occidentale di un estesa circolazione di aria fredda sull'Europa orientale scorrono correnti fredde e secche da nordest che favoriscono le temperature minime più basse della stagione primaverile. Dalla nostra rete di stazioni amatoriali all'alba del giorno 7 marzo segnaliamo diffuse temperature negative tra cui spiccano i -5.4 °C della stazione di Carmagnola. Sino a fine mese prevale un promontorio anticiclonico di matrice africana che il giorno 24 marzo 2022 favorisce temperature massime diffusamente sopra i 20°C con locali punte a 23°C( Cavagnolo 23.9°C). Il giorno 30 si interrompe pazialmente la lunga fase siccitosa: il progressivo avvicinamento di una saccatura atlantica alla nostra regione favorisce l'intensificazione di umide correnti sud-occidentali. Le piogge si presentano perlopiù deboli sulla pianura Torinese con accumuli compresi tra 4-7 mm. 

La prima decade dell'inverno meteorologico figlia della ritrovata dinamicità del mese di novembre, esordisce con l'unico e vero episodio perturbato dell'intero trimestre invernale.

Fig.1:promontorio anticiclonico di matrice africana esteso fino all’Europa centrale responsabile di temperature prossime ai 23 gradi sulla pianura torinese

A Torino la temperatura media del mese di marzo 2022 risulta leggermente al di sotto del periodo 1981 - 2000 (To R.Parco 9.4 °C; Istituto di Fiscia 9.5°C; Consolata Arpa Piemonte 9.6°C).  Le precipitazioni mensili frutto di un unico giorno perturbato risultano inferiori ai valore medi previsti. 

APRILE

Fig.2: entro le valli tornano ad imbiancarsi le località poste fino a 400-500 metri di quota. Immagine tratta dalla notra webcam di Gandoglio in Val Susa

Il mese esordisce con il graduale allontanamento della depressione responsabile delle piogge deboli di fine mese.  Al suo seguito rimane attiva in quota una circolazione di aria fredda avente il minimo sulla Francia, che favorisce la formazione dei primi rovesci anche a carattere temporalesco. Diversi nuclei temporaleschi interessano la pianura torinese con locali grandinate, una di queste interessa il comune di Poirino con accumuli al suolo di qualche cm e 30 mm di precipitazione. La quota della neve cala bruscamente sulle Alpi, ben sotto i 1.000 metri di quota, con breve imbiancata sul fondovalle di Susa. L'area urbana di Torino rimane ai margini dei fenomeni con accumuli irrisori. Accumuli compresi tra 10-15 mm su pedemontana Pinerolese. Il giorno 2 aprile rimane attiva la circolazione di aria fredda con fenomeni meno diffusi. L'aria particolarmente fredda affluita favorisce un drastico calo delle temperature, che si portano abbondantemente sotto le medie del periodo, con locali e deboli gelate lungo le aree rurali più riparate. Tra il 9-10 aprile una saccatura in discesa sulla Francia pone la nostra provincia sottovento al flusso portante delle correnti con condizioni di foehn estese alle zone pianeggianti. La massima raffica viene rilevata a  Pietrastretta(TO) con 101.5 km/h.

 

Fig.3: una saccatura polare impatta sulla regione alpina favorendo venti di foehn

A seguito dell'episodio di foehn si estende dalla penisola iberica un canale di alta pressione che favorisce giornate ben stabili e soleggiate e via via più miti, con temperature in risalita fino a 20/23°C. Il giorno 15 aprile il contributo di aria calda all'interno della fascia anticiclonica determina locali punte di 26-27 gradi sulla pianura torinese. Il giorno 16 aprile una modesta avvezione da est nel corso della serata favorisce un rinforzo della ventilazione ed un calo delle temperature. In terza decade una profonda zona di bassa pressione favorisce il ritorno delle precipitazioni estese e determina un sollievo alla siccità, tranne che sul capoluogo. Nella giornata del 23 aprile una profonda area di bassa pressione favorisce un marcato peggioramento del tempo sulla nostra regione. L'area fredda ed instabile che segue il fronte determina temporali sparsi ed il ritorno della neve talora sotto i 1500 m. Si accumulano sopra i 2000 m spessori di neve nuova anche di 50-70 cm specie nelle Valli di Lanzo. Tra gli accumuli degni di nota segnaliamo 47 mm/3h a Rosone, 81.6 mm/6h e 113.6 mm/12h a Sparone( fonte Arpa Piemonte). Nella nostra rete si segnala un accumulo giornaliero di 101 mm a Cantoira nelle valli di Lanzo. Nel capoluogo da inizio anno cadono appena 20 mm e neanche l'episodio descritto riesce a colmare tale deficit. In area urbana, principalmente sottovento al flusso umido principale da S-SW in quota, il peggioramento si conclude con accumuli compresi tra 6-9 mm. 

Fig.4: importanti accumuli pluviometrici in 12 h nella giornata del 23 aprile 2022

A Torino la temperatura media del mese di aprile 2022 risulta al di sopra del periodo 1981 - 2000, di circa 0.7 °C  (To R.Parco 14.0 °C; Istituto di Fiscia 14.2°C; Consolata Arpa Piemonte 14.1°C).  Le precipitazioni mensili comprese tra 10-15 su 99 mm attesi risultano inferiori ai valore medi previsti. 

MAGGIO

Fig.4: prima ondata di caldo estivo grazie all'espansione di un campo di alta pressione africana

Nei primi giorni del mese la nostra provincia è interessata da un debole circolazione di aria fresca in quota. Il riscaldamento indotto dal sole durante le ore centrali del giorno a contatto con l'aria instabile in quota favorisce la formazione di addensamenti cumuliformi ed isolati rovesci. Tra il 5-6 maggio una circolazione depressionaria sull’Algeria viene alimentata da aria più fresca dal nord Europa. La depressione che si forma in moto retrogrado tende ad interessare la nostra regione.  Fenomeni a sfondo temporalesco interessano alcune aree del torinese, specie tra pedemontana del Canavese e Pinerolese. Nel capoluogo  si registrano nell'intero episodio perturbato accumuli compresi tra 20 e 30 mm. A partire dal giorno 10 maggio aria molto mite di origine subtropicale, associata all'espansione di un campo anticiclonico di matrice afro-mediterranea sull'Europa occidentale, raggiunge il Piemonte garantendo così una fase caratterizzata da condizioni meteorologiche decisamente stabili. La prima ondata di caldo della stagione diviene presto realtà,  il giorno 17 maggio con i primi diffusi 30-32°C stagionali, smorzati qua e là da infiltrazioni di aria meno calda orientale che innescano sulle zone pedemontane e primi tratti vallivi isolati acquazzoni. Si rilevano le prime notti tropicali in area urbana.

Fig.5: picco di temperatura registrato il giorno 21 maggio nella nostra rete di stazioni amatoriali

A partire dal giorno 23 maggio il promontorio anticiclonico di matrice africana che ha favorito le prime precoci giornate tropicali volge al termine.  La maggior parte delle centraline meteo rileva il proprio picco di temperatura nella giornata del 21 maggio, sfiorando alcuni nuovi record per il mese di maggio. Sulla pianura torinese si rilevano in maniera estesa 32-33°C. Il fine settimana dei giorni 21-22 maggio risulta senz’altro tra i più caldi degli ultimi 30 anni per la stagione primaverile. Tra i valori degni di menzione segnaliamo il radiosondaggio di Cuneo Levaldigi alle 00 UTC (ore 2 locali) del 22/5 che con una temperatura di 23 gradi ad una quota di circa 1450 m in libera atmosfera, rileva il nuovo record di temperatura per maggio, battendo il precedente record del maggio 2009. Una circolazione depressionaria avente il minimo sul Portogallo inizia a convogliare aria umida ed instabile verso la regione alpina. I primi intensi temporali iniziano a formarsi il giorno 24 maggio, con grandine su colline del Po in direzione del Chivassese. Tra le stazioni presenti nella nostra mappa segnaliamo i 62 mm di Castagnato Po. Anche il Canavese viene interessato da alcuni rovesci e grandinate con accumuli compresi tra 25-35 mm. Nei giorni seguenti le condizioni del tempo si ristabiliscono velocemente, per merito di da un canale di alta pressione in rinforzo dalla penisola iberica, scalfito il giorno 28 maggio da una saccatura fredda in discesa dal Mare del Nord. Nei bassi strati l'intensificazione di correnti più fresche da est determinano un marcato aumento dell'instabilità, con rovesci e temporali specie sulle pianure più orientali. Particolarmente colpito dalle grandinate il medio-alto Canavese ed il Vercellese. Sino a fine mese resta attiva una circolazione di aria fresca sull'Europa centrale che a più riprese invia umide correnti occidentali verso la regione alpina. 

A Torino la temperatura media del mese di maggio 2022 risulta al di sopra del periodo 1981 - 2000, di circa 2.7 °C  (To R.Parco 20.5 °C; Istituto di Fiscia 20.5°C; Consolata Arpa Piemonte 20.6°C). Mese di maggio più caldo addirittura dal 1754. Le precipitazioni mensili comprese tra 45-55 su 130 mm attesi risultano inferiori ai valore medi previsti. 

 

Il trimestre marzo– maggio 2021 è risultato mite e avaro di precipitazioni.  Nella stazione urbana di To R. Parco ubicata nel capoluogo Torinese il mese primaverile chiude con una media di 14.6 gradi, 0.7°C più alta rispetto al periodo 1981-2020.  Il mese che ha contribuito maggiormente a definire questa anomalia positiva è stato maggio, con diffuse espansioni di alte pressioni dal nord Africa. Oltre che da condizioni più calde del normale, la scorsa primavera è stata caratterizzata  dalla scarsità di precipitazioni.

Fig.3: semestre dicembre-maggio il più secco da inizio misure nel capoluogo

Nel capoluogo sono caduti circa 80-90 mm, un terzo del normale. Il semestre dicembre 2021 - maggio 2022 chiude oggi come il più secco addirittura da inizio rilevazioni (1802), con poco meno di 100 millimetri di pioggia caduti negli ultimi sei mesi, pari ad un quarto del normale. La scarsità di precipitazioni ha avuto un impatto fortemente negativo sulle portate dei corsi d’acqua del reticolo idrografico principale e secondario della regione, che hanno presentato ovunque rilevanti scostamenti negativi, rispetto alla media storica di riferimento( Arpa Piemonte). Il semestre dicembre 2021 - maggio 2022 chiude oggi come il più secco addirittura da inizio rilevazioni (1802), con solo 94.2 millimetri di pioggia caduti negli ultimi sei mesi, pari ad un quarto del normale. Il mese di maggio 2022 è stato, tra l'altro, il più caldo addirittura dal 1754, a pari merito con il maggio 2009 ( Fonte Arpa Piemonte, Nimbus). 

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