Rocciamelone una montagna affascinante

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Situato al confine tra Valle di Viù e Val di Susa, è una delle cime più alte delle Valli di Lanzo (dopo l’Uia di Ciamarella, le Levanne e la Bessanese)

Il Rocciamelone è una montagna delle Alpi Graie alta 3.538 m. È situato nella Valle di Susa, nel territorio del comune di Mompantero.  L'origine del nome risulta controversa. Secondo alcune fonti il nome deriva dal celtico "Roc Maol" dove "Maol" significa sommità in riferimento al fatto che la montagna appare come la più alta del circondario. Un'altra fonte fa derivare il nome dal ligure "Roc Mulun" o "Roc Mulè" in relazione al termine "molek" che significa sacrificio (specialmente umano). Il nome venne poi latinizzato dai Romani diventando "Mons Romuleus" a sua volta cambiato in "Monte Romuleo" nell'XI secolo. Questo nome fece nascere tante leggende come quella legata ad un certo re Romolo che si diceva passasse l'estate sulle sue pendici e che vi avrebbe nascosto i suoi tesori.  Nel medioevo era considerato la più alta cima delle Alpi. Questa convinzione era suffragata da diversi aspetti:la montagna si staglia su Susa ed a occhio nudo sembra essere una delle cime più alte; inoltre era visibile dalla frequentatissima Via Francigena, che portava oltralpe attraverso il Moncenisio. Nel medioevo vi furono diversi tentativi di salita alla vetta, compreso uno da parte dei monaci dell'abbazia della Novalesa. La prima salita documentata risale al 1º settembre 1358: il crociato Bonifacio Rotario D'Asti, catturato dai Turchi durante le crociate, si affida alla Madonna, promettendo, qualora fosse tornato in patria, di dedicarle un simulacro sulla vetta della prima montagna che avesse visto tornato in patria. Assistito da alcuni portatori, raggiunse la vetta portando con sè un trittico bronzeo dedicato appunto alla Madonna, oggi custodito in cattedrale a Susa. Ad oggi la vetta del Rocciamelone è molto frequentata dagli escursionisti, in particolare in occasione della festa della Madonna della Neve che si svolge ogni anno il 5 agosto. Sulla sommità si trovano il santuario più alto d'Europa, intitolato a Nostra Signora del Rocciamelone e una statua in bronzo, dedicata sempre alla Madonna, realizzata nel 1899 ed inaugurata il 28 agosto di quell'anno grazie ad una grandiosa sottoscrizione di 130mila bambini di tutta Italia. La statua, portata in vetta a spalle dagli dai reparti del battaglione "Susa" del 4º Reggimento alpini (era stata preventivamente divisa in otto pezzi), è alta 3 metri ed ha al suo interno una fitta armatura di rinforzo e sostegno in ferro dal peso complessivo di ben 800 kg. Oltre a ciò sono presenti un rifugio, detto rifugio santa Maria, da circa 15 posti per le emergenze, e un busto del re Vittorio Emanuele II il quale aveva effettuato proprio la salita al Rocciamelone nel 1838 quando, all'epoca, era ancora solo principe di Sardegna.

Fig.2:un raffronto trentennale sullo stato di salute del ghiacciaio del Rocciamelone mostra evidenti segni di arretramento e spessore

Sul versante ovest, a quota 3200 m, è presente un ghiacciaio nel quale, nel 1985, si è formato un lago che è andato via via ingrandendosi a causa delle estati calde che hanno determinato la fusione del ghiaccio. Sul confine tra Val di Susa e Maurienne, questo continuo crescere dell'invaso inquietava le autorità francesi e italiane. Nel 2004 iniziarono i lavori di svuotamento, felicemente conclusi nell'estate 2005. Sul versante nord-occidentale dell'omonima vetta prosegue la rapida contrazione e frammentazione del ghiacciaio del Rocciamelone, nella foto si può notare la perdita di spessore e contrazione degli ultimi 20 anni. Il rapido scioglimento dei ghiacciai è ampiamente consultabile in questo prezioso sito, con confronti ed immagini costantemente aggiornate: http://www.gletschervergleiche.ch/Pages/ImageCompare.aspx?Id=6

  • ERRATA CORRIGE: per mero errore materiale di battitura la data della prima foto deve leggersi come 1988, anziché come 1998. Ci scusiamo per l'errore, chi avesse contributi non esiti ad contribuire all'interno del post.

Panoramica dalla vetta del Rocciamelone

 

Fonti: Valsusa web ,Wilkipedia.

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