Autunno 2020: più caldo del normale, con precipitazioni concentrate in pochi episodi- Prima Parte

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Riassunto stagionale e considerazioni con maggiore attenzione all'area urbana Torinese

Dopo un'estate piuttosto calda anche questo trimestre autunnale ha presentato caratteristiche miti. Inusuali valori di temperatura massima oltre i 30 gradi si sono prolungati sino a metà settembre, mentre a novembre un clima insolitamente tiepido ha favorito prolungati tepori a tutte le quote. Solo una seconda parte di settembre ed un mese di ottobre più fresco del normale hanno parzialmente mitigato l'intero trimestre autunnale. In particolare nella nostra stazione di riferimento di To R.Parco con una temperatura media di 14.6.°C il trimestre settembre-novembre ha presentato un’anomalia positiva di 0.7 °C rispetto alla media 1981-2010. Le precipitazioni concentrata in singoli episodi sono risultate meno abbondanti del normale, con circa 155 mm di accumulo. Di seguito andremo ad analizzare l'andamento dei singoli mesi.

 

SETTEMBRE: prime due decadi di caldo estivo, in seguito primo esteso episodio autunnale accompagnato da locali brinate in pianura.

Fig.1: Il giorno 7 settembre una debole circolazione di aria fresca rinnova condizioni di instabilità sulla nostra provincia. Un robusto e caldo anticiclone resta in agguato sulla penisola iberica

Il primo giorno del mese si apre con il graduale allontanamento di un'area depressionaria sulla regione alpina che favorisce un ripristino di condizioni soleggiate dopo i temporali di fine agosto. Nei primi 5 giorni del mese prevalgono condizioni prettamente soleggiate con temperature massime pienamente estive e comprese tra 28 e 30 gradi su molte aree di pianura. Il giorno 6 settembre correnti umide sud-occidentali ripropongono un'accentuazione dell'instabilità con isolati e forti rovesci (To R Parco 46 mm; Castiglione 29.4 mm; Fiano 12 mm) . Tra il giorno 10 ed il giorno 11 settembre una blanda circolazione di aria fresca sulle isole Baleari favorisce fenomeni temporaleschi sui settori sud-occidentali della regione.  La prima decade si conclude con un progressivo aumento delle temperature. Il giorno 12  il rinforzo di un'area di alta pressione distesa dalla penisola Iberica all'Europa centrale favorisce una nuova fase stabile e calda per la stagione. Il ritorno del caldo fastidioso durante le ore centrali del giorno è la prerogativa di questa parentesi estiva, la quale ripropone nuovamente valori di temperatura superiori ai 32 gradi, specie nella giornata del 17 settembre 2020 ( Rondissone e Cavagnolo 32.4 °C).  

Fig.2: la tardiva ondata di calore che ha favorito temperature superiori ai 31 °C volge al termine. A partire dal giorno 18 settembre le prime infiltrazioni di aria umida atlantica smorzano il caldo

Il contributo di aria calda di matrice africana tende ad attenuarsi a partire dal giorno 19 con l'inserimento di aria più fresca atlantica, preludio ad una terza decade di settembre più vivace e termicamente più fresca. L'equinozio d’autunno coincide con un cambio di circolazione sull'Europa occidentale. Sino a fine mese diviene protagonista  una zona di bassa pressione tra l'Inghilterra e la Francia che favorisce un graduale calo delle temperature e diffusi rovesci tra il 22 ed il 23 settembre( Fiano 43 mm; Caravino e Settimo Vittone 33mm). In seguito tra la tarda mattinata del 25 e buona parte della giornata del 26  con lo spostamento sulla nostra regione del fronte più attivo dell'asse di saccatura, assistiamo al rinforzo della ventilazione nordoccidentale, con diffuse  condizioni di foehn( Fiano 67.7 km h). Il profilo termico subisce un marcato calo, avvertibile con l'attenuazione della ventilazione. La dinamica in questione assume i connotati di rottura stagionale; l'afflusso di aria fredda che segue il fronte favorisce sulla regione alpina temperature molto rigide per la stagione. 

Fig.3: il giorno 27 settembre il graduale allontanamento di una saccatura colma di aria fredda favorisce una mattinata serena. Intorno all'alba si rilevano precoci gelate su aree rurali. 

La mattina del 27 settembre si segnalano deboli brinate su aree rurali più riparate ( Cortandone 0.7°C; Cavagnolo 2.6 °C), mentre su zone alpine si vive una precoce ondata di freddo ( Usseglio 1200 metri -1.7 °C; Bessans rete Romma 1700 metri -3.2 °C; Moncenisio paese 1460 metri 0.6 °C). 

A Torino la temperatura media del mese di settembre 2020 risulta superiore alla norma del periodo 1981 - 2000, con un’anomalia termica positiva di circa 1.0 °C (To R.Parco 20.4 C). Le precipitazioni in area urbana risultano piuttosto localizzate e concentrate in un unico episodio, il giorno 6 settembre. Tra i principali accumuli segnaliamo: To R. Parco 59 mm;  To Isituto di Fisica 45 mm; Fiano 94 mm.  Precipitazioni più abbondanti si rilevano su aree alpine di confine (Moncenisio paese rete Torinometeo 77 mm)

OTTOBRE: ennesimo episodio alluvionale in prima decade,  in seguito primi freddi stagionali. 

Fig.4: In foto la profonda zona di bassa pressione sulla Bretagna la mattina del 2 ottobre. Il contrasto termico tra l'aria fresca in ingresso nel Mediterraneo intensifica un flusso imponente di correnti meridionali. 

Il mese è caratterizzato dall'episodio alluvionale occorso tra il 2-3 ottobre che ha provocato danni ingenti tra Alpi Marittime e Liguri, e tra Biellese, Sesia e Verbano. La nostra provincia ha vissuto limitate criticità, circoscritte ai corsi d’acqua del Canavese e valle Orco. Dal punto di vista meteorologico, l’evento ha inizio giovedì 1°ottobre 2020, quando una profonda zona di bassa pressione denominata “Brigitte” dall’istituto di Meteorologia dell’Università di Berlino si approfondisce sul nord-ovest della Francia, con un calo di 24 hpa in 24 ore (ciclogenesi esplosiva) e raggiungendo valori di pressione di circa 970 hPa sulla Bretagna. Sulla nostra regione si intensificavano miti e umide correnti sud occidentali, responsabili delle prime intense precipitazioni lungo lo spartiacque ligure-padano e le zone settentrionali. Nel corso del pomeriggio e nella serata del 2 ottobre la graduale rotazione delle correnti dai quadranti meridionali favorisce la risalita di piogge e temporali di eccezionale intensità dal Mar Ligure, contribuendo ad intensificare le precipitazioni su Sesia e Verbano e alto Tanaro. Su quest'ultimo settore vengono a crearsi le condizioni per lo sviluppo di intensi sistemi temporaleschi rigeneranti, in grado di scaricare ingenti quantità d'acqua in ristrette porzioni di territorio. L'aspetto fondamentale per la genesi di questi fenomeni violenti è stata la presenza della jet stream. La presenza della corrente a getto (Jet streams) rinforza il vento in quota. La vena d'aria più intensa (Jet streaks) che scorre all'interno della corrente a getto costringe l'aria, quella più prossima alla superficie terrestre, a risalire per colmare l'effetto "vuoto" indotto proprio dalle correnti più intense del getto. Quando il getto penetra in una saccatura (trough), ne amplifica le caratteristiche, determinando un approfondimento della bassa pressione e una caduta del geopotenziale( fonte manuale di meteorologia). Questa dinamica oltre ad incentivare i fenomeni ascensionali, amplifica le precipitazioni su aree già soggette a sbarramento orografico, in questo caso i rilievi tra Biellese e Verbano. Fenomeni intensi e stazionari per diverse ore hanno favorito un andamento pluviometrico eccezionale sul bacino del Tanaro, incentivati anche da un'elevata temperatura superficiale del Mar Mediterraneo che contribuisce ad aumentare l'umidità e l'acqua precipitabile. 

Fig.5: Nella serata del giorno 2 ottobre il transito della corrente a getto intensifica il richiamo umido meridionale in corrispondenza dell’arco alpino occidentale, incentivando lo sbarramento orogafico sui rilevi più esposti.  

Nell’alta Val Tanaro la stazione di Limone Piemonte (CN) ha registrato quasi 600 mm, quasi tutti nella giornata del 2 ottobre; valori estremi sono stati registrati anche nella stazione nel comune di Garessio (CN) con oltre 400 mm. Tali valori, rappresentano a livello di stazione più del 50% della precipitazione media annuale. Nelle stazioni maggiormente coinvolte dalle precipitazioni i tempi di ritorno stimati per le durate di 12 e 24 ore superano i 200 anni, le stazioni di Limone Piemonte (CN) e Sambughetto (VB) hanno registrato valori estremi per tutte le durate (1, 2, 6,1 2, 24 ore), confermando l’eccezionalità dell’evento( fonte Arpa Piemonte). Un completo rapporto d'evento è disponibile qui, a cura dei professionisti dell'Arpa Piemonte. Altri contributi sono presenti al seguente indirizzo

Tra venerdì 2 e sabato 3 ottobre l'avanzamento della depressione favorisce una successiva e rapida rotazione dei venti dai quadranti sud orientali, creando le condizioni per intense precipitazioni sulla nostra provincia. Le piogge si intensificavano su valli alpine Torinesi (Lanzo, Orco e vallate del Pinerolese) con quantitativi  che a fine giornata superavano i 100 mm. Sulle zone di pianura le precipitazioni risultavano più contenute (To R. Parco 67 mm; To Pietro Giuria 49 mm). Le ultime precipitazioni si attardavano sino al giorno 4 ottobre, in seguito un graduale assorbimento della struttura depressionaria ad opera delle correnti nord atlantiche favoriva un miglioramento. Tra il giorno 7 ed il 10 ottobre un graduale rafforzamento di un campo di alta pressione sul Mediterraneo occidentale convoglia forti correnti nord occidentali sulla nostra provincia. Ne consegue un rinforzo dei venti di foehn sui versanti sudalpini, con temperature in temporaneo aumento sino a 20°C.  Tra il 13 e 15 Ottobre 2020 una circolazione depressionaria a carattere freddo in approfondimento sulla Francia meridionale attiva deboli ed umide correnti meridionali, che favoriscono un aumento della nuvolosità e riproponendo deboli precipitazione nevose a quote medio basse per la stagione. La temperatura subisce un marcato calo mantenendosi frequentemente sotto le medie del periodo con valori diurni su aree di pianura di poco superiori ai 10°C. Sino al giorno 20 ottobre la depressione a carattere freddo influenza marginalmente la nostra provincia, allontanandosi gradualmente verso levante il giorno successivo. I primi giorni della terza decade vedono intensificarsi un flusso di correnti meridionali che scorrono ai margini di una profonda zona di bassa pressione in approfondimento sulla penisola iberica. Annuvolamenti a tratti estesi insistono su settori di pianura e primi tratti vallivi, con assenza di precipitazioni e limitate escursioni termiche. Ta i giorni 26 e 27 ottobre un debole fronte atlantico interessa la nostra provincia accompagnato da piogge sparse, più attive su settori alpini ( Pont C.se 31 mm; Moncenisio paese 24 mm; Usseglio 15 mm).  In seguito il graduale rafforzamento di un campo di alta pressione sull'Europa occidentale apre una fase anticiclonica piuttosto importante, che condizionerà gran parte del mese di novembre. 

Fig.6: L'imbocco del tunnel internazionale di Tenda, lato francese: la strada non è completamente franata (foto Florent Adamo).  

A Torino la temperatura media del mese di ottobre 2020 risulta inferiore alla norma del periodo 1981- 2000, con scostamenti negativi dalla norma dell’ordine di circa un grado (To R.Parco 13.1 °C; Istituto di Fisica 13.2 °C). Le precipitazioni in area urbana risultano perlopiù concentrate in un unico episodio, il giorno 3 ottobre. Tra i principali accumuli mensili segnaliamo: To R. Parco 95 mm;  To Isituto di Fisica 67 mm)  Precipitazioni più abbondanti si rilevano su aree alpine esposte allo sbarramento orografico (S.Elisabetta rete Torinometeo 204.6 mm). 

SECONDA PARTE >>>>>

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